Una newsletter sul caffè, per addetti ai lavori, ma anche, e forse soprattutto, per chi semplicemente beve caffè, più o meno tutti i giorni. Quindi per tutti, o quasi.
Una newsletter fastidiosa, ontologicamente fastidiosa: mi propongo di iniettare un po’ di consapevolezza in uno dei gesti meno consapevoli della tua vita quotidiana. E a buon diritto è così: ti prendi un caffè presto, la mattina, in automatico, per darti una svegliata, per metterti in moto. Prendi un caffè quando non ne puoi più, devi staccare, distrarti, fermarti, riposarti un po’ prima di rituffarti con la dovuta concentrazione sul lavoro, sul gioco, sulla guida, sullo studio. Prendi un caffè quando incontri una persona per scambiarci due chiacchiere senza impegno.
E tu (cioè io) adesso vieni qui a propormi di ragionare, di acquisire un po’ di consapevolezza sul caffè, sulla sua qualità, il suo mercato, il suo gusto, la sua storia? E perché mai?
Nessuno ti obbliga a leggermi. E se deciderai di leggermi nessuno ti obbligherà a leggere tutto quello che scriverò su Coffeelines. Però pensaci: di base, o come si dice, mediamente il caffè fa schifo. Non c’è quasi più nessun alimento che mediamente sia così cattivo quanto il caffè. Perfino al MacDonalds si mangia mediamente meglio di come mediamente si beva il caffè.
E sai perché? Perché i signori del caffè, quelli che operano in uno dei più colossali mercati di consumo (360billiondollarsperyear, circa), approfittano proprio del fatto che tu prendi il caffè, lo prendi tutti i giorni, lo prendi più di una volta al giorno, e, mediamente, te ne freghi del caffè: di come è fatto, del suo gusto, del suo prezzo e del suo mercato, figurarsi della sua storia, che pure è formidabile.
Nasce così Coffelines: Bruce Chatwin scrisse Songlines, le vie dei canti, per mostrare come il canto costituisse il primo elemento di identità e di geolocalizzazione attraverso cui gli Aborigeni dell’Australia si orientavano e viaggiavano nel loro immenso continente. Coffeelines, le vie del caffè, promettono di fare altrettanto per il racconto e la comprensione della civiltà occidentale.
Settimanale? Hebdomadaire? Mensile? Trimestrale? Decidilo tu per favore, che poi si parte:
Mentre ci pensi, ascolta la prima serie (6 episodi) del podcast che ho appena completato
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Spero che questa newsletter possa accompagnarmi con un buon caffè. E mi auguro di esserne stato l'ispiratore. 😉 Benvenuto!